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La Distinta dei colli

Un documento obbligatorio ma facile

Packing ListLa Distinta dei colli, nota anche come Packing List, è l’elenco degli imballi contenuti in una spedizione. Si tratta, in altre parole, di un documento non fiscale in cui vengono indicati i dettagli che descrivono l’aspetto dei colli e ne permettono l’identificazione.

 

È un elenco dei colli con l’indicazione delle loro marche, delle dimensioni e del loro peso lordo e netto. È un documento dall’uso molto diffuso ma facoltativo ad eccezione delle spedizioni verso Paesi extra UE, per i quali la Distinta dei colli è obbligatoria.

 

ATTENZIONE

La Distinta dei colli, o Packing List, è un documento di grande importanza soprattutto per le sue

  • IMPLICAZIONI DOGANALI: in caso d’ispezione doganale (sia in export che in import), la Distinta dei colli è un documento fondamentale per la verifica della merce durante l’operazione doganale export.
  • IMPLICAZIONI ASSICURATIVE: la Distinta dei colli è il documento di riferimento nella valutazione dell’entità del danno subìto (soprattutto il numero dei colli, il loro contenuto e i loro pesi) secondo quanto stabilito nella polizza di assicurazione delle merci.

 

Molti esportatori sono soliti riportare la Distinta dei colli all’interno della fattura di vendita. È una pratica corretta sia dal punto di vista doganale che da quello assicurativo ma, ciononostante, ne sconsiglio l’uso.

 

ATTENZIONE

La Distinta dei colli contenuta in fattura  è di solito tollerata dalle banche in sede di negoziazione di Lettera di Credito. Per evitare rischi di riserve, in ogni caso, ne sconsiglio l’uso. Un Packing List separato dalla fattura risponde sempre meglio alle richieste di documentazione della Lettera di Credito. Il Packing list deve riportare l’indicazione inequivocabile della fattura export a cui si riferisce.

 

 

 

28 Risposte a La Distinta dei colli

  1. Laura ha detto:

    Buon giorno.
    Ho venduto 2 macchinari, A e B, in momenti diversi e di cui ho emesse due fatture di acconto, una in euro e una in dollari.
    Ora che sto preparando i conteiner per la spedizione al cliente, per ottimizzare gli spazi, inserirò pezzi di macchinario A assieme a pezzi di macchinario B. Questo comporterà che i miei packing list faranno riferimento a fatture diverse. Posso indicare sugli stessi due fatture diverse?
    Oppure, visto che devo emettere ancora le fatture di saldo, è meglio che emetta un’unica fattura con indicazione dei due macchianari? Così sui packing list indicherò solo il nr. di fattura di saldo. E in che valuta emetto il saldo, in euro o in dollari?

    • Roberto Coppola ha detto:

      Il criterio da rispettare è che la Dogana possa facilmente identificare il carico sia sulla fattura che sul Packing list.
      Emettere una fattura cumulativa o due fatture distinte è irrilevante. È irrilevante anche la valuta utilizzata, l’importante è che la fattura emessa in dollari riporti anche l’equivalente valore in Euro. Ai fini fiscali sarà soltanto il valore espresso in Euro ad avere valore amministrativo e contabile.
      Mi sembra di capire che lei caricherà su due container in partenza contemporanea. In questo caso, potrà emettere due fatture corredate da due Packing list distinti. L’importante è che i Packing list e le fatture riportino i numeri dei container utilizzati. Può anche emettere un’unica fattura e un unico Packing list evidenziando con grande chiarezza il materiale contenuto in ciascun container, riportando il relativo numero di targa (quella sigla alfanumerica la cui parte alfabetica finisce sempre per “U”).

  2. Evio ha detto:

    Buongiorno Dott. Coppola,

    non mi è chiaro al 100% come indicare i pesi in fattura/packing list.
    Devo indicare come peso netto il peso del bene e come peso lordo quello dell’articolo + il Suo imballo?
    Ed il peso del pallet dove va inserito?
    Se devo indicare i pesi relativi ad ogni singolo codice doganale come li indico?
    In attesa di risposta, ringrazio!

    • Roberto Coppola ha detto:

      Com’è noto il peso lordo si riferisce al peso totale dell’imballaggio più quello del prodotto. Questo include il peso dell’imballaggio, ad esempio una scatola o una cassa, oltre al peso del prodotto all’interno dell’imballaggio. Il peso lordo è semplice da calcolare perché è dato dall’intero collo posto su una bilancia. Per il peso netto le cose si complicano ma non devono diventare un problema.
      In effetti di pesi netti potrebbero essercene diversi a seconda del confezionamento del prodotto (si parla anche di peso nettissimo “Net Net Weight”) ma il modo abitualmente utilizzato per indicare il peso netto e lordo nella distinta dei colli è il seguente:

      – Il peso lordo è dato dal peso del singolo collo, indicato con proprie marche e numeri
      – il peso netto è dato dal peso lordo meno il peso dell’imballaggio: termoretraibile, reggette, cartone, legno, bancale. Senza tenere conto dell’imballaggio interno dei singoli pezzi (packaging).

      • Fabio ha detto:

        Buongiorno,
        ottime le informazioni che riporta in questo articolo, la ringrazio.
        Anch’io ho un dubbio sui pesi netti e lordi.
        Supponiamo di voler spedire un Display da 21″, codice 12345. A gestionale, il codice 12345 è composto da:
        – display fisico (2kg)
        – cavo di alimentazione (0.2kg)
        – manuale (0.1kg)
        – polietilene per l’imballaggio (0.3kg)
        – scatola di imballaggio (0.6kg)
        Il totale del peso del codice 12345 è quindi 3.2kg. Spedisco l’articolo in USA. Lo inserisco in un’altra scatola del peso di 1kg. Totale 4.2kg. Secondo lei, come peso netto cosa devo indicare, il peso di 3.2kg oppure il peso di 2+0.2=2.2kg (cioè display + cavo)? Dove posso trovare riferimenti che mi spiegano questo concetto?
        Grazie mille in anticipo per l’ottimo suggerimento che mi darà!

        • Roberto Coppola ha detto:

          Il suo dubbio è più che comprensibile. Purtroppo non c’è una regola matematica per stabilire il confine tra peso netto e peso lordo. Si fa sempre riferimento al caso ideale di confezioni (imballaggio interno o packaging) imballate in un contenitore esterno (cartone, cassa, gabbia, pallet). Purtroppo non è sempre così semplice. Nel suo caso, se deve spedire un unico pezzo, il peso lordo è Kg. 4,2 il netto Kg. 2,2. Se dovesse spedire più pezzi in una cassa, il peso netto diventerebbe kg. 4,2 moltiplicato per il numero dei pezzi e il lordo diventerebbe il peso totale della cassa.
          Le vorrei anche ricordare che la distinta dei colli ha un duplice scopo: doganale e assicurativo. Doganale perché se la dogana vuole procedere a un controllo fisico sulla merce, utilizzerà la distinta dei colli per scegliere quali colli ispezionare e verificherà che il contenuto corrisponda a quanto descritto nel documento. Assicurativo perché in caso di danno o perdita la compagnia assicuratrice utilizzerà la distinta dei colli per stabilire l’entità del danno da risarcire.
          Questo duplice scopo ci può servire da criterio guida per indicare dati significativi nella nostra distinta. Nella quasi totalità dei casi, la dogana non verifica i pesi e sanziona l’esportatore soltanto in presenza di uno spiccato intento falsificatorio.

  3. Zora ha detto:

    Buongiorno, sto per esportare merce in Corea con packing-list e fattura di vendita corrispondenti a 3 casse di 10 pezzi cad.una. Ora il cliente vorrebbe 2 packing-list e 2 fatture distinte (22 pezzi + 8 pezzi). MI chiedevo se devo per forza rifare le casse per rispettare il nr. di pezzi per casse come da fattura (intendo dire 11 pezzi x 2 casse + 8 pezzi x 1 cassa) ? Preciso che ogni pezzo ha un seriale che lo identifica.
    Grazie

  4. Luca ha detto:

    Salve ,una domanda ma il peso dell’imballagio , pallet cartone ecc , come lo indico nel packing list ?

    Esempio su un pallet ho 5 articoli con il loro peso netto e lordo, ma la somma di tali non torna con il totale lordo , come faccio ad indicare il peso del bancale utilizzato , film ,cartone , ecc.. ?

    • Roberto Coppola ha detto:

      Per una maggiore precisione, alcuni esportatori, a loro discrezione, oltre al peso netto e lordo indicano anche un peso nettissimo. Le faccio un esempio.

      Totale oggetti: 1.000
      Peso dell’oggetto: 1
      Peso della sola confezione (imballaggio interno) di 10 oggetti: 5
      Peso di ogni confezione (imballaggio interno più il peso degli oggetti): 15
      Peso del pallet: 150
      Totale confezioni per pallet: 100

      Scelta 1
      Per ciascun pallet
      Peso netto: 1.500 (100 confezioni)
      Peso lordo: 1.650 (peso delle 100 confezioni più il peso del pallet)

      Scelta 2
      Per ciascun pallet
      Peso nettissimo (net net weight): 1.000 (il peso dei soli oggetti senza imballaggio interno)
      Peso netto: 1.500 (peso di 1000 oggetti + il peso di 100 imballaggi interni)
      Peso lordo: 1.650 (peso netto più il peso del pallet)

      La scelta tra la soluzione 1 e la soluzione 2 è a sua descrizione. Entrambe sono corrette. Il peso di elementi aggiuntivi dell’imballaggio (termoretraibile ecc.) deve essere aggiunto al peso di ciascun pallet.

  5. Deborah P. ha detto:

    Buongiorno Dott. Coppola, grazie intanto perchè ho trovato informazioni utili sia nel testo che nelle sue varie risposte. Mi permetto di sottoporle un esempio per un chiarimento. Abbiamo venduto 2 macchinari e due rimorchi, inseriti quindi in fattura come 4 beni. Ai fini della spedizione via camion in UK possiamo impostare il carico con i due macchinari non imballati ma legati, i due rimorchi uno sovrapposto all’altro e in aggiunta un pallet che contiene alcune parti da aggiungere ai rimorchi una volta arrivati. Quanti colli avrò in packing list? il dubbio è sia relativo alle parti ‘smontate’ dai beni principali e imballate solo per agevolare il trasporto, che ai macchinari, che non so se tecnicamente possono essere considerati colli, non essendo imballati ma solo fissati al camion. Grazie in anticipo.

    • Roberto Coppola ha detto:

      Lo scopo della distinta dei colli è quello di rendere riconoscibile il carico, così come si presenta nel suo aspetto esteriore. I colli sono imballi “unitizzati”, quindi due oggetti legati insieme sono un collo singolo. L’importante è che ciascun collo sia riconoscibile e che sia riportato in fattura in modo inequivocabile. Dalla sua descrizione mi sembra di capire che i singoli colli siano facilmente riconoscibili e che quindi non necessitino di marche e numeri, sempreché ad ogni collo corrisponda una voce della fattura commerciale. Se non c’è una corrispondenza esatta tra colli e voci in fattura è senz’altro consigliabile di procedere all’apposizione di marche e numeri su ogni singolo collo.

  6. Matteo ha detto:

    Buongiorno, sto acquistando dalla Svizzera del tessuto di origine preferenziale. In fattura non hanno inserito i lotti del tessuto, abbiamo fatto a parte un pkl dove dettagliamo il contenuto della fattura coi lotti comprati. Il pkl non è stato registrato in dogana, è valido comunque per l’identificazione dei lotti acquistati?
    Grazie

    • Roberto Coppola ha detto:

      In caso di origine preferenziale è essenziale che quanto riportato in fattura consenta di stabilire l’inequivocabile origine delle merci. Mi riferisco in particolare al codice doganale identificativo e alla precisazione dell’accordo in virtù del quale è possibile valersi dei benefici daziari previsti. Il Packing List fornisce precisazioni ulteriori riguardo alla composizione e distribuzione delle merci negli imballaggi. È facoltà della Dogana di Importazione stabilire se la mancata registrazione del Packing List è accettabile o meno. Personalmente mi direi ottimista…

  7. Andrea Cisolla ha detto:

    Buonasera, le risulta che in alcune destinazioni extra UE sia richiesto anche l’inserimento di immagini degli articoli inseriti all’interno degli imballi? Parliamo di ricambi per imbarcazioni ed oggettistica varia (modellini, abbigliamento, libri….)

  8. Alessandra ha detto:

    Buonasera,

    se all’interno di un collo chiuso con film estensibile ci sono 10 scatole da 1000 e 1 da 800 deve essere evidente nel packing list o posso indicare il quantitativo totale di merce e scatole.
    es 10800 pz – 11 scatole

    Grazie

    • Roberto Coppola ha detto:

      Per ciascun collo, oltre a tutti dati necessari, deve indicare il contenuto, nel suo caso: 10.800 in 11 scatole.

  9. Salvatore Muscariello ha detto:

    Buonasera, ho bisogno di una delucidazione. se inserisco l’sscc bancale, data di produzione, scadenza e lotto nel DDT, questo può sostituire la packing list? voglio dire, la packing list (o distinta dei colli) può essere sostituita da un DDT con tutte le info della packing list?
    grazie mille e saluti

    • Roberto Coppola ha detto:

      In breve, se lei spedisce al di fuori dell’UE, la risposta è no, il DDT non può sostituire il packing list. L’obbligo sussiste anche se il DDT riporta già tutti i dati della lista d’imballo.
      Consideri che il DDT è un documento tipico italiano (non più obbligatorio in caso di emissione di fattura accompagnatoria) che non ha significato per le dogane extra UE.

      • Salvatore Muscariello ha detto:

        Grazie mille Dott. Coppola, chiarissimo.
        Stesso discorso vale per il CMR? un CMR completo dei dati non può sostituire la packing list?
        grazie ancora e complimenti per la preparazione e la chiarezza delle spiegazioni.

        • Roberto Coppola ha detto:

          Grazie a lei, il suo apprezzamento per il mio lavoro mi è molto gradito!
          No, neanche un CMR può sostituire un Packing list.

  10. IMMA ALBERGO ha detto:

    Buonasera, vorrei una info relativa al Paking List,
    io devo spedire della merce ed ho preparato tutti i colli con numero progressivo,adesso mi hanno comunicato che una parte della merce sara’ pronta la prossima settimana, avendo gia numerato i colli è un problema ? mi spiego meglio

    voglio dire se i colli sono 10 io faccio 1/2/3/4/5/6/7/8/9/10
    adesso di questi 10 colli se partono solo 1/2/8/9/10 devo rinumerare i colli ?
    devono essere consecutivi ? oppure anche non consecutivi ?

    • Roberto Coppola ha detto:

      In considerazione delle implicazioni assicurative e doganali insite nel Packing List, consiglio senz’altro di rinumerare i colli dando loro una numerazione progressiva senza interruzioni.

  11. chiara ha detto:

    Buongiorno, è obbligatorio all’interno del packing list fornire il dettaglio del peso netto per ciascuna riga/articolo o è sufficiente indicare il totale peso netto e lordo?
    grazie

    • Roberto Coppola ha detto:

      Nella lista d’imballo (Packing List) è necessario indicare le dimensioni, il peso netto e lordo di ogni singolo collo, cioè di ogni singola unità di carico, provvista di proprie marche e numeri. Questi dati hanno implicazioni doganali (eventuali controlli su colli specifici) e assicurative (valutazione dell’eventuale danno o ammanco sul singolo collo).

  12. pietro carnevali Italia ha detto:

    Buongiorno, ho due container gia in viaggio dalla Cina destinazione caraibi, ieri abbiamo riscontrato che il numero dei cartoni è di poco superiore alle quantità dichiarate nel packing list (sono sedie) , è possibile rettificare una pakin list con la nave gia in viaggio? La fattura fatta dal mio fornitore deve essere identica alla fattura fatta da me al cleinte finale che riceve la merce? (triangolazione) a vende b che rivende a c , io sarei b , grazie mille .Ed ancora la descrizione della merce allo stesso modo deve essere uguale alla lettera in tutte le fatture sia di vendita che di acquisto’?

    • Roberto Coppola ha detto:

      Mi manca un dettaglio decisivo per poterle rispondere: qual è il metodo di pagamento? Mi faccia sapere…

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